Torre civica di Alessandro Mendini

Torre civica di Alessandro Mendini

Monumento a Gibellina

La torre è situata nella piazza di Gibellina, accanto al municipio di Gregotti-Samonà, alla chiesa di Quaroni e alla casa del farmacista di Purini, nel piano verde del centro urbano elaborato da Unger.
Suo scopo, oltre a quello monumentale di richiamo visivo, è quello di emettere segnalazioni acustiche urbane: civili e religiose.

La torre in cemento a vista, alta venti metri, ha forme a tronco di cono (irregolare), tagliato verticalmente a metà in due parti distanziate fra loro con una fessura visibile. Una grande ala metallica a forma libera, laccata policroma (dieci metri), attraversa e congiunge alla sommità le due parti stesse. L’aspetto neo-moderno dell’opera deriva dalla elaborazione di una forma trilitica.
L’intero organismo architettonico, realizzato con un sottile guscio in calcestruzzo, é tutto concepito come uno strumento musicale, come una grande cassa armonica.
Il progetto di “segnalazione acustica urbana” si sviluppa attraverso tre ordini di altoparlanti: otto sulla cima paralleli al terreno, due dentro i vani della torre rivolti verso il basso, due piccoli alla base, nascosti nella parete ad altezza umana.

Il progetto musicale prevede che per cento anni i suoni emessi dalla torre saranno sempre diversi.
I suoni derivano dalla elaborazione di “grida siciliane” raccolte nel l’Istituto di antropologia dell’Università di Palermo, frammentate trattate e trasformate in “polvere sonora” vocale e corale (pescatori, venditori ambulanti, contadini, canti religiosi e pagani). La giornata è divisa in cinque momenti (6,30 – 8 – 12 – 17 – 20). Situazioni particolari sono programmate la domenica a mezzogiorno e per le ricorrenze speciali (con suoni aggiuntivi di campane, campanelli, folla, tromba …).
Gli altoparlanti sulla cima emettono i suoni principali udibili cinque chilometri, quelli dentro la torre emettono suoni “di compagnia” udibili solo sulla piazza e usati solo di festa, quelli ad altezza umana scandiscono in continuazione l’ora esatta e la parola “uno”, udibili solo quando si avvicina l’orecchio alla torre.

Come Arrivare e contatti

91024 Nuova Gibellina TP

Latitudine: 37.81016118189141

Longitudine: 12.870547493254643

Telefono proloco Gibellina 3351449068

Non disponibile

http://www.turismo.trapani.it/it/1338/torre-civica.html

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Torre civica di Alessandro Mendini

Sorta su vestigia greche e romane del IV e VI secolo

Le prime attestazioni della basilica risalgono al 1893, anno in cui Antonino Salinas effettuò un intervento di scavo, riportando alla luce un piccolo edificio basilicale a pianta mono absidata, al cui interno sono stati individuati tre livelli pavimentali a decorazione musiva. Sulla base di analisi stilistico architettoniche ed epigrafiche, gli studiosi sono concordi nel datare l’edificio tra il IV ed il VI sec. d.C.

Recenti ricerche, condotte nel territorio circostante la basilica, hanno precisato la cronologia dell’insediamento, la sua estensione (5 ha circa) ed il rapporto tra il luogo di culto e l’abitato circostante. La prospezione archeologica, condotta intorno alla basilica, ha permesso, inoltre, di definire con maggiore precisione il primo periodo di frequentazione del sito che si può far risalire ad età ellenistica (III-II sec. a.C.).
Le recenti indagini hanno messo in luce i resti di alcune tombe pertinenti alla basilica, già individuate da A. Salinas, che recuperò i ricchi corredi funerari.

Molto significativi i dati venuti alla luce attorno all’edificio basilicale: si tratta di strutture pertinenti ad abitazioni e di un sepolcreto che farebbero ipotizzare la presenza di un cospicuo complesso rurale, probabilmente sorto su un nucleo precedente, che avrebbe raggiunto il suo flourit tra il IV ed il VI sec. d.C. e che può essere inserito nel novero dei più importanti insediamenti paleocristiani della Sicilia.

Come Arrivare e contatti

Contrada San Micelio – Salemi (TP)

Latitudine: 37.83315913171141
Longitudine: 12.808386797972288

Telefono +39 0925 1915107

non disponibile

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