Il Palazzo Panitteri, originariamente Truncali, è uno dei monumenti più importanti di Sambuca.

Costruito tra il XV ed il XVI secolo come torrione di avamposto lungo le mura che circondavano l’antica Zabut (oggi Sambuca), divenne successivamente dimora patrizia. Il massiccio torrione del castello, infatti, venne successivamente trasformato in palazzo per civile abitazione adattando la struttura quadrangolare alle tipologie edilizie ed alle esigenze abitative signorili: atrio e cortile interno con scala addossata di antica tradizione catalana.  La struttura è caratterizzata da linee attinte al tardo rinascimento frammiste ad annunci dell’imminente barocco siciliano: ne è viva testimonianza il portale d’ingresso principale alla cui sommità è lo stemma della famiglia Panitteri.  Il fronte del palazzo si apre sulla strada con il modulo del portale sormontato dal balcone, ricorrente nella architettura palaziale del XVIII secolo. Al piano superiore la facciata è scandita dalla sequenza di finestre plasticamente decorate. All’opera di maestranze locali si deve la ricca ornamentazione a intaglio lapideo di repertorio tardo barocco come preludio al gusto rococò, sensibile alla decorazione minuta e ricca di preziosismi. Gli ambienti interni del piano nobile presentano volte a crociera; di particolare interesse la raffigurazione della volta nel salone delle feste, raffigurante l’Allegoria della musica e della danza. Il palazzo conserva l’originaria planimetria quadrangolare con un ampio cortile interno su cui si aprono vasti magazzini. Una scala in stile catalano conduce al piano nobile, oggi sede del Museo Archeologico Palazzo Panitteri.  Il Museo raccoglie i reperti rinvenuti nel sito archeologico di Monte Adranone e nello specifico il percorso all’interno del Palazzo comprende due settori, dedicati rispettivamente ai contesti abitativi, culturali e d’interesse pubblico (settore A) ed alla Necropoli (settore B). E’ presente anche la sala “Fortificazioni e Acropoli” (Sala 1), dove vengono esposti i materiali provenienti da scavi effettuati lungo il circuito murario e quelli rinvenuti sul pianoro sommitale dell’acropoli.  Infine, il Palazzo è dotato di uno splendido giardino in cui dimorano diversi esemplari di piante mediterranee.