Il castello di Caltabellotta è conosciuto con due nomi, infatti da alcuni è chiamato “Castello Conte Luna” e da altri “Castello della Regina Sibilla”.

Il primo nome deriva dalla famiglia più importante di Caltabellotta, che nel corso dei secoli ne ha detenuto per più tempo la castellania; il secondo, invece, deriva da un fatto storico avvenuto all’interno dello stesso castello. E’ storicamente accertato che il Castello di Caltabellotta, fu il luogo in cui venne ospitata la Regina Sibilla e dove risiedeva preferibilmente la famiglia Luna al tempo del “Caso di Sciacca”. Nel 1194, infatti, morto Re Tancredi, cui successe il figlio Guglielmo III ancora fanciullo, la regina madre Sibilla, cercò di organizzare la resistenza nell’isola, contro lo svevo Arrigo VI, che avanzava alla conquista del regno di Sicilia e per prima cosa si preoccupò di mettere in salvo il giovane re e le altre tre figlie in questa sicura ed inaccessibile rocca.

Pochi segni rimangono di quella che un tempo doveva essere un’inespugnabile roccaforte; solamente un muro, un significativo portale e le fondamenta di alcuni vani. Anche se dal punto di vista architettonico è rimasto ben poco, tuttavia è entusiasmante salire lungo la ripida scalinata incastonata nella roccia, che permette di raggiungere la vetta, comunemente detta “Pizzo”, sulle cui pendici sorgevano le possenti mura dell’antico maniero. Carichi di leggenda e di storia, i pochi ruderi rimasti riescono ancora oggi ad infondere nel visitatore il fascino dell’antico Medioevo.