Da “Kuntisa” a Menfi

Viaggio a suon di calici nelle terre dei vini Doc

Dall’entroterra palermitano al mare del Canale di Sicilia. Il viaggio nelle terre dei vini Doc della Valle dei Belìce, parte da Contessa Entellina uno dei più antichi insediamenti arbëresh d’Italia. Fondata a metà del XV secolo dagli albanesi cristiani di rito greco-ortodosso in fuga dall’invasione turco-ottomana, Kuntisa è un’oasi etnica, linguistica e religiosa che trova una delle sue massime espressioni nella celebrazione dei riti pasquali, con i particolari e curatissimi costumi tipici che rievocano tradizioni antichissime.

La denominazione di origine controllata Contessa Entellina Doc include ottimi vini rossi, bianchi e rosati prodotti con uve provenienti da vitigni autoctoni e internazionali, coltivati esclusivamente nelle terre del piccolo comune del Palermitano, a circa quattrocento metri sul livello del mare. Agli amanti del turismo esperienziale, si consiglia anche “Trazzere e Gusto”, un itinerario che coinvolge oltre alle aziende vitivinicole, anche quelle agricole, cerealicole, gli apicultori, i pastori e i mastri casari.
Info: Comune di Contessa Entellina, 0918302152, www.kuntisa.it).

Per gli amanti di Bacco, il viaggio nelle terre delle Doc della Valle, continua in provincia di Agrigento nella vicina Santa Margherita di Belìce, il paese del Gattopardo. Qui, infatti, uno dei suoi figli più illustri scrisse il suo capolavoro, ispirandosi per il protagonista alla figura del bisnonno, principe Giulio Fabrizio Tomasi. Discendente dei principi Filangeri che promossero lo sviluppo del paese e che diedero alla Sicilia ben tre vicerè, Giuseppe Tomasi di Lampedusa amava moltissimo soggiornare a Santa Margherita, di cui ha restituito l’atmosfera nelle pagine nel suo celebre romanzo.

Tra i Santa Margherita di Belìce Doc, spiccano i bianchi prodotti con Catarratto e Grecanico, e i rossi realizzati con Nero d’Avola.

Sempre nell’Agrigentino, a poco più di una decina di chilometri di distanza, tappa a Sambuca di Sicilia, terzo comune siciliano a vincere il titolo di Borgo più bello d’Italia; il suo cuore più antico è caratterizzato dall’affascinante quartiere arabo con le tipiche stradine tortuose e le cave di pietra dei saraceni, oggi adibite a cantine naturali, come non mancheranno di raccontarvi i suoi stessi abitanti, sempre cordiali e inclini alla chiacchiera spensierata.

I Sambuca di Sicilia Doc sono vini rossi, rosati e bianchi realizzati con uve di particolare pregio prodotte in questa magica e poco profonda depressione che si trova tra le morbide colline a metà strada tra Palermo e Agrigento; si spazia dal Nero d’Avola al Merlot, Syrah, Cabernet-Sauvignon, Sangiovese, dall’Inzolia al Grecanico, allo Chardonnay.

E dalle rive del Lago Arancio, alle sponde bagnate dal mare cristallino del Canale di Sicilia, con le spiagge chilometriche tipiche della Sicilia sudoccidentale, dove lo sguardo spazia e corpo e mente si ritemprano.

Il viaggio nelle terre dei vini Doc della Valle del Belìce, approda nella città marinara di Sciacca, che con i suoi quasi trentanovemila abitanti, dopo il capoluogo di provincia, è il comune più popoloso dell’Agrigentino. Qui, tra suggestioni arabe e medievali e la sua eleganza barocca, nella città del carnevale, della ceramica e delle terme, a spiccare tra gli Sciacca Doc, sono i bianchi realizzati con Grecanico, Grillo, Inzolia e Chardonnay e i vini rossi prodotti con Nero d’Avola, Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot.

Ultima tappa di questo itinerario a suon di calici eccellenti, è Menfi, con le sue riserve naturali e spiagge immense a misura di bambino che si affacciano su un mare limpidissimo; grazie all’impegno di produttori illuminati, è qui che la storia del vino nell’Isola si è fatta grande. Un percorso virtuoso premiato lo scorso novembre in Friuli Venezia Giulia, a Duino Aurisina, dalla scelta di nominare Menfi Città italiana del Vino 2023.

In questo caso, la denominazione di origine controllata Menfi Doc comprende i vini prodotti utilizzando uve coltivate nel territorio del comune, ma anche nei territori di Sambuca di Sicilia, Sciacca e Castelvetrano. Un territorio complessivamente generoso, che pur dando spazio ai più prestigiosi vitigni internazionali, ha esaltato le varietà autoctone come il Catarratto, il Grecanico, l’Inzolia e il Nero d’Avola. Il risultato di questo lavoro certosino, sono ottimi bianchi anche nella tipologia passito, superiore e vendemmia tardiva; e rossi anche passito e riserva; rosati; e spumanti sia bianco che rosé.
Che dire? Non resta che brindare!

Un itinerario pensato per accompagnarti alla scoperta delle eccellenze vitivinicole del territorio Belìcino!

Un percorso tra vigneti e antichi borghi, assaporando i vini unici che raccontano la storia di questa terra e visitando le bellezze culturali che questo territorio offre. 

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