La storia della Valle del Belìce scorre lungo il fiume da cui prende il nome e che attraversa le province di Palermo, Agrigento e Trapani, dove sfocia a Marinella di Selinunte nella meravigliosa riserva naturale orientata Foce del Belìce. In una terra rigogliosa, prima coltivata per lo più a grano, oggi vocata alla coltivazione dell’uva e dell’ulivo, che garantisce la produzione di vini eccellenti come testimoniato dalla presenza di rinomate cantine, e di un olio extravergine d’oliva dal sapore corposo.
Benvenuti nel Belice
Trova la Stella (di Consagra) ed entra nel Belìce dalla porta d’ingresso principale
Dal terremoto alla rinascita
Ma non si può parlare di Belìce, senza tornare alla notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968; la notte del terremoto che devastò la valle e che consegnò attraverso le cronache giornalistiche, l’immagine di un territorio che la tragedia ha accomunato in un’unica identità. Perché se è vero che la medaglia ha sempre due facce, il terremoto del Belìce ha creato le premesse per compattare l’area che ha colpito.
Un territorio che oggi ha anche un suo portale di accesso, e non solo su internet! Per entrare nella fascinazione della Valle del Belìce, non si può infatti non passare da Gibellina, dove la Stella di Consagra, emblema della ricostruzione, si propone come porta d’ingresso principale per un viaggio unico e indimenticabile.
Un territorio ricco di Storia e Cultura
Ritmi lenti, cibi e vini frutto della più genuina tradizione contadina, paesaggi mozzafiato, antichi templi che si specchiano su un mare cristallino, spiagge infinite a misura anche dei più piccoli. Belìce, un territorio da scoprire e da vivere con tutta la famiglia.
Ecco il link per scoprire i diciassette comuni del territorio:
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Attraverso le informazioni presenti sulla piattaforma, potrete procedere ad organizzare i vostri itinerari di visita e le vostre serate, semplicemente scegliendo di volta in volta dove recarvi.